Un’intuizione rivoluzionaria, che potrebbe permetterci di creare una rete condivisa di odori. Tantissime le possibili applicazioni, a cominciare dalla diagnosi precoce dei tumori
“Come faccio a descriverti l’odore che ho sentito?” È capitato almeno una volta nella nostra vita di pronunciare una affermazione simile. E’ infatti difficile trovare spesso il modo di raccontare un odore e di permettere ad un altro individuo di riconoscere un odore sulla base della nostra descrizione se non lo ha mai sentito prima.
Ora questo problema può avere una soluzione. La scorsa settimana è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports (gruppo Nature) un lavoro svolto dal gruppo Sensori del dipartimento di Ingegneria Elettronica, diretto dal Prof. Corrado Di Natale in collaborazione con l’Università di Konstanz che con un metodo innovativo permette di condividere la memoria olfattiva di diversi animali. L’esperimento è stato realizzato con diversi esemplari di Drosophila melanogaster (il comune moscerino della frutta) a cui è stato possibile registrare la risposta del sistema olfattivo agli stimoli odorosi.
La condivisione della memoria olfattiva tra animali è stata ottenuta utilizzando alcuni odori di riferimento che rappresentano un vocabolario comune, grazie al quale è possibile rappresentare i nuovi e non conosciuti odori come combinazione lineare degli elementi del vocabolario. Il metodo proposto ha dato anche ottimi risultati nella discriminazione tra linee di cellule tumorali e non, prefigurando un possibile utilizzo di tale sistema per la diagnosi precoce dei tumori.
Leggi l’articolo: https://www.nature.com/articles/s41598-017-16913-1