Progetto PARIDE

Ente erogante il finanziamento: Regione Lazio – POR FESR Lazio 2014-2020. Progetto T0002E0001 (Gruppi di Ricerca 2020)

Responsabile scientifico del progetto: dott. Daniele Maria Trucchi (CNR)

Responsabile scientifico unità Università degli studi di Roma “Tor Vergata”: dott. Fabio Matteocci

Responsabile scientifico unità UniCusano: Prof. Marco Girolami

 

Descrizione Progetto

Il progetto PARIDE ha come obiettivo lo sviluppo di rivelatori in perovskite dall’elevata sensibilità per imaging di sorgenti di radiazioni ionizzanti. Le perovskiti sono i semiconduttori di riferimento per le future celle solari, grazie alle eccellenti proprietà elettroniche e alla sostenibilità dei processi di produzione. L’obiettivo di PARIDE è la dimostrazione delle prestazioni di un prototipo di rivelatore con risoluzione spaziale fino a 256 canali per il monitoraggio della dose in radiologia interventistica e in radioterapia oncologica, realizzato su substrato flessibile e comprensivo di un sistema elettronico compatto per l’elaborazione del segnale. La validazione del sistema prototipale in ambiente rilevante rappresenta l’attuale obiettivo progettuale. PARIDE nasce dall’incontro tra competenze di eccellenza nei settori della scienza dei materiali, dell’ingegneria dei dispositivi per la rivelazione di radiazione ionizzante e della progettazione elettronica integrata.

Finalità

Il progetto PARIDE propone di sviluppare una nuova tecnologia per la rivelazione di radiazione ad alta energia basata su perovskiti, innovativa e decisamente più sostenibile rispetto alle tecnologie a stato solido oggi utilizzate in radiologia, radioprotezione e radioterapia. La perovskite basata su alogenuri sta dimostrando eccellenti proprietà di rivelazione della radiazione ionizzante con un grande potere di arresto, elevata resistenza al danno da radiazione, bandgap del semiconduttore regolabile con la composizione e compatibilità della tecnologia con processi di stampaggio diretto, molto meno costosi e più rapidi dei processi fotolitografici usati per rivelatori a stato solido convenzionali. La capacità di fabbricazione dell’elemento attivo su substrati flessibili abilita un’estrema flessibilità nella forma dei rivelatori risultanti, ad esempio la possibilità di ricoprire superfici curve.

Partner di Progetto:

  • Istituto di Struttura della Materia (ISM-CNR)
  • Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
  • Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi Niccolò Cusano, Roma

Contributo totale del progetto: 148.102,42€

Data Inizio: 15.04.2021

Data fine: 14.04.2023